DataChildFutures porterà avanti la linea di ricerca che analizza la datizzazione nel contesto della vita quotidiana e genererà una base solida di dati sulla datizzazione dell’infanzia come esperienza socialmente situata e incorporata della vita quotidiana.
In questo modo, il progetto produrrà una comprensione situata e nuove chiavi teoriche per indagare:
- come le famiglie partecipano a una varietà di pratiche basate sui dati e a forme di sorveglianza nei contesti digitali-materiali della loro quotidianità;
- quali significati attribuiscono bambini e genitori alla loro produzione di dati, e come adottano, negoziano o resistono gli immaginari di sorveglianza;
- come le configurazioni materiali e digitali dei dati trasformano i contesti familiari in ambienti dataficati;
- come emergono, si normalizzano o vengono contrastati i nuovi immaginari sociali nell’era della datafication.
In definitiva, il progetto ci permetterà di cogliere gli effetti della datizzazione sul futuro e la possibilità di agire dei bambini grazie a un approccio innovativo che analizza le conseguenze sociali della datizzazione sia dal punto di vista dei bambini che crescono con i dati, che per la genitorialità.
Per raggiungere questi obiettivi, Data Child Futures adotta:
- Un quadro teorico interdisciplinare che integra quattro campi di indagine: studi sui bambini e i media (CAM); lo studio della mediatizzazione; le analisi critiche sulla sorveglianza digitale e i dati; la sociologia dell’infanzia.
- Un disegno di ricerca longitudinale a metodi misti, che combina:
- un questionario somministrato a un campione nazionale rappresentativo di genitori di bambini piccoli (da 0 a 8 anni), volto a misurare l’adozione di media digitali, IoT e IoToys tra le famiglie italiane, le pratiche di sorveglianza domestica e di mediazione genitoriale, le pratiche digitali dei bambini, gli atteggiamenti dei genitori nei confronti della privacy;
- una ricerca longitudinale qualitativa (QLR) con i bambini e le loro famiglie, al fine di tracciare e identificare i significati e i pattern delle pratiche basate sui dati sottostanti al cambiamento tecnologico e oltre l’effetto di novità;
- un’analisi delle ‘affordance’ di applicazioni, IoT e IoToys utilizzati da bambini e genitori attraverso il metodo walkthrough;
- un’etnografia di forum online, blog e social media sulla genitorialità, per indagare ulteriormente il ruolo della sorveglianza domestica all’interno dell’immaginario dei genitori;
- Una metodologia grounded theory di tipo costruttivista che integra dati prodotti attraverso il questionario, l’osservazione partecipante, le interviste e le fonti visuali in un quadro teorico coerente e innovativo.
Team
Giovanna Mascheroni
Giovanna Mascheroni è professore associato in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali. È membro del Management Team di EU Kids Online, di cui è stata referente nazionale dal 2007. È WP6 Leader e membro dell’Executive Board del progetto ySKILLS. Si interessa degli usi sociali e delle conseguenze sociali di internet, telefonia mobile, e IoT per bambini e giovani, con particolare attenzione ai processi di datizzazione. Una lista delle principali pubblicazioni di Giovanna Mascheroni è disponibile qui.
Lorenzo Zaffaroni
Lorenzo Zaffaroni è ricercatore presso il Dipartimento di Comunicazione e Arti dello Spettacolo della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano. È Senior Researcher senior e responsabile della comunicazione del progetto DataChildFutures. Ha completato il suo MSc in Sociologia presso la London School of Economics e il suo PhD in Sociologia, Organizzazioni e Culture presso l’Università Cattolica di Milano.
La sua tesi di dottorato ha studiato la costruzione sociale del valore artistico nel campo della fotografia italiana attraverso una combinazione di approcci teorici e una metodologia grounded theory costruttivista. Da questa esperienza è passato allo studio della datizzazione dell’infanzia e dell’intreccio di pratiche socio-materiali in ambienti datizzati.
Gaia Amadori
Gaia Amadori è dottoranda di ricerca in “Sociologia, Organizzazioni e Culture” presso il Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano.
Dopo aver conseguito la laurea con una tesi sulle potenzialità dei videogiochi di superare la polarizzazione politica della comunicazione ambientale, ha approfondito gli studi sociali della tecnologia e dei dati. Appassionata di programmazione, i suoi interessi di ricerca spaziano dalla sociologia culturale ai media e ai game studies, con particolare attenzione all’impatto dei dati sulla società e sulla vita quotidiana. La sua tesi di dottorato si basa sul progetto Data(child).Futures e mira a studiare come la datafication dell’infanzia darà forma alla cittadinanza trasformando le pratiche e i diritti dei cittadini e gli immaginari di cittadinanza.
Davide Cino
Davide Cino è ricercatore presso il Dipartimento di Comunicazione e Arti dello Spettacolo della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano. Attualmente lavora ai progetti Horizon 2020 ySKILLS e CO:RE e collabora al progetto Data(child).Futures. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Educazione nella Società Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca con una tesi sulla governance e i dilemmi digitali dello “sharenting”. È membro di centri di ricerca nazionali e internazionali, quali: OssCom (Centro di Ricerca sui Media e la Comunicazione) @UCSC, CREIF (Centro di Ricerche Educative su Infanzie e Famiglie) @Unibo, il Center on Media and Human Development @Northwestern University, e il Children’s Digital Media Center @UCLA/CalStateLA. I suoi principali interessi di ricerca riguardano le esperienze di bambini e bambine online, le competenze digitali dei giovani e la genitorialità digitale, che studia utilizzando diverse metodologie e attraverso una lente interdisciplinare.
International Advisory Board
Veronica Barassi
(University of St. Gallen)
William Corsaro
(Indiana University)
Andreas Hepp
(University of Bremen)
Donell Holloway
(Edith Cowan University)
Sonia Livingstone
(London School of Economics and Political Science)
David Smahel
(Mazaryk University)
Elisabeth Staksrud
(University of Oslo)